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La serratura a doppia mappa era la più usata fino a qualche anno fa quando ci si rese conto che nel corso degli anni la perizia degli scassinatori aveva raggiunto livelli tali da metterne in discussione la sicurezza. Pertanto, trattandosi di una serratura non priva di qualità, i fabbricanti hanno sviluppato un nuovo sistema a doppia mappa che possiamo definire di seconda generazione, di cui sono dotate le porte Makos.
Sintetizzando si può dire che si tratta di una serratura azionata da chiavi a stelo lungo con due rettangolini speculari muniti di dentini, ciascuno dei quali corrisponde ad una tacca su di una piastra interna alla serratura, l’insieme di queste piastre sagomate dette gorges (1) e dei dentini sulla chiave costituiscono la cifratura. Pertanto, inserendo una chiave con la giusta cifratura le gorges si porteranno nell’unica posizione che libera un perno di blocco detto mentonnet (2) consentendo la rotazione della chiave e la fuoriuscita dei chiavistelli.
CARATTERISTICHE E MIGLIORIE APPORTATE:
- Le chiavi sono passate da costanza fissa a “costanza variabile”, una caratteristica costruttiva che oltre ad aumentare in modo esponenziale le combinazioni, rende molto difficoltoso il tentativo di lettura della cifratura attraverso il foro entrata
chiave della serratura, da parte degli scassinatori.
- Sulle chiavi sono stati inseriti due elementi mobili rotanti che ne impediscono la duplicazione senza il possesso della scheda di proprietà “My Key”.
- La serratura può essere corredata di una chiave denominata Y che aziona il ½ giro e solo due mandate su quattro. Questa chiave può essere usata dal personale di servizio, mentre l’apertura e la chiusura totale è riservata al proprietario, ciò consente il controllo degli accessi senza disporre di un plurisistema.
- E’ stata realizzata la “ricifrabilità” delle serrature, ossia la possibilità di annullare le chiavi funzionanti sino a quel momento e abilitarne una nuova serie, senza dover sostituire i meccanismi di chiusura.
- Le gorges di cui abbiamo parlato, sono state inserite in un elemento, detto “nucleo intercambiabile”, che può essere sostituito in blocco attraverso la mostrina entrata chiave, con il risultato di disporre di una nuova serratura senza averla sostituita.
- L’entrata chiave è stata protetta con un “rosone antitrapano”
- È stato inserito un dispositivo che impedisce il rientro forzoso dei chiavistelli “chiavistelli rinforzati“ (esclusi i modelli di porta S001 – 1001 – 2001/2 – 3001/2 5001/2 – 6001/2 – 7101/2 – 7201/2 – 7301 – 9011/2 – 9021/2).
- Tutte le serrature possono essere fornite in versione “KA“ cioè con chiavi uguali.
CIÒ PREMESSO VEDIAMO IN DETTAGLIO LE SERRATURE A DOPPIA MAPPA UTILIZZATE SULLE PORTE MAKOS:
modelli S001 – 1001 – 2001/2 – 3001/2 – 5001/2 – 6001/2
Vengono forniti con una serratura base dotata di chiave di cantiere comando ½ giro + 2 mandate, diversa per ogni serratura o uguale a gruppi e ricifrabile una sola volta quando si attivano le chiavi definitive che vengono consegnate sigillate al cliente. Può avere chiave Y. In opzione può essere montata serratura con movimento ad ingranaggi, ricifrabile a vita, corredata di chiave cantiere comando ½ giro + mandate, che può essere sempre uguale per tutte le serrature, uguale a gruppi secondo una cifratura Makos, oppure diversa. La ricifratura la si ottiene acquistando un nuovo kit contenente, oltre alle chiavi anche un componente metallico detto Sim che attraverso la mostrina entrata chiave, tramite una forchetta in plastica deve essere inserito nella serratura sostituendo il vecchio. Non può avere chiave Y.
modelli S101 – 1101 – 2101/2 – 3101/2 – 5101/2 – 6101/2
questi modelli montano serrature a doppia mappa con nucleo intercambiabile vengono consegnate corredate di un nucleo in plastica usa e getta e di una chiave cantiere sempre uguale, pertanto il nucleo definitivo viene fornito con chiavi padronali sigillate.
I nuclei disponibili sono tutti “My Key”, cioè a duplicazione protetta e comprendono il modello base “Quick” e il modello “Replay” ricifrabile a vita con una rapida procedura senza dover smontare il nucleo che potrà essere sostituito solo in casi estremi. Tutti i nuclei possono avere chiave Y.
Il cilindro prende origini dal sistema inventato nel 1848 dallo statunitense Linus Yale e nel corso degli anni si è evoluto sino ai moderni cilindri a profilo europeo a chiave piatta attualmente in commercio. Il termine Europeo definisce l’unificazione della forma esterna del cilindro e con piatta si intende una chiave che, per comodità, può essere inserita indifferentemente da ambo i lati. Queste caratteristiche non hanno alcuna influenza sulla sicurezza che trova i suoi punti di forza sul sistema di cifratura e sulla protezione con materiali e dispositivi antitrapano dei meccanismi interni, rotore e pistoncini. Sintetizzando si può dire che il cilindro è un corpo esterno che viene inserito in un alloggiamento standardizzato della serratura per azionarla. La chiave è dotata di impronte che trovano corrispondenza con altrettanti pistoncini che si muovono all’interno del cilindro. A chiave inserita i pistoncini si posizionano in modo da liberare il corpo rotore, che, solidale con la chiave può ruotare e movimentare, tramite un nasello, i leveraggi della serratura. Un forte impulso alla diffusione delle serrature a cilindro sulle porte blindate è stato dato dall’introduzione del “defender”, un astuccio in acciaio antitrapano che protegge il cilindro dalle aggressioni sul lato esterno della porta. Inoltre il cilindro, oltre alla
comodità di una chiave più piccola e maneggevole della doppia mappa, può essere masterizzato secondo gerarchie preordinate. Ad esempio è possibile ottenere un impianto con più porte apribili singolarmente da chiavi diverse ed averne una, detta “Master Key”, che le apre tutte, così come l’impianto detto a “Cilindro Centrale” dove le porte dei singoli appartamenti di un condominio vengono aperte da chiavi diverse fra loro ma tutte in grado di azionare il cilindro dell’ingresso comune all’edificio. Tutti i cilindri possono essere forniti in versione “KA”, cioè con chiavi uguali. I cilindri utilizzati sulle porte Makos sono tutti “ricifrabili una volta”, vengono cioè consegnati funzionanti sulla porta, corredati di una chiave cantiere che verrà sostituita dopo aver ricodificato il cilindro con le chiavi definitive consegnate al cliente in scatola sigillata. Non esiste chiave Y.
VEDIAMO ORA QUALI MODELLI DI PORTA MAKOS MONTANO SERRATURE A CILINDRO:
modelli S301 – 1301 – 2301/2 – 3001/2 – 3101/2 – 3301/2 – 5301/2 – 6001/2 – 6101/2 – 6301/2 – 7101/2 – 7201/2 – 7301
Tutti questi modelli montano, o su serrature singole o plurisistema, almeno un cilindro a profilo europeo a chiave piatta.
modelli 9011/2 – 9021/2
Su queste porte vengono utilizzati speciali cilindri tondi tipo Fichet.